Secondo giorno qui a Ohrid, contando anche la breve ma intensa serata di ieri. Sveglia alle 9:00 per iniziare il percorso che ho preparato, e che passa, una dopo l’altra, tutte le attrazioni principali presenti in città.

Il percorso non è improponibile per persone normo peso, ma vi assicuro, che con ancora 150 Kg sulle gambe, 9 km di strada mista con l’equivalente di 200 mt di dislivello tra sentieri, viette, scalinate e persino un pezzo di passerella sospesa sul lago, si fanno sentire.

Le chiese ortodosse abitualmente sono stupende, e parto col visitare la più vicina al mio hotel, quella di Santa Sofia. Gli ingressi costano tutti 100 MKD, quindi 1.50 Euro che a mio avviso sono, quasi ovunque, ben spesi. Da qui, un sentiero sul lungolago mi porta a quella di San Giovanni Caneo, che, arroccata su un’altura angolare a strapiombo sul lago, offre pace, relax e una vista incredibile del lago.

Il panorama, soprattutto quando il lago si ammira dall’alto, ripaga di tutte le fatiche

Da qui, un sentiero in salita, che passa in parte in mezzo alla vegetazione circostante, conduce prima al Monastero di San Pantaleone con il sito archeologico di Plaosnik circostante, e poi alla Fortezza di Ohrid da dove si inizia finalmente a scendere, in direzione dell’Antico Teatro, vicino alla Uper Gate.

E’ un sollievo, vedere davanti a me, una bella strada in discesa, che dovrebbe passare per la Galleria delle Icone Ortodosse all’interno del complesso della Chiesa della Santa Madre di Dio, ma purtroppo, una volta arrivato in fondo, mi ritrovo nuovamente davanti alla Chiesa di Santa Sofia, e mi è chiaro che ho clamorosamente disceso la strada sbagliata!!

Non resta quindi che armarsi di pazienza e buona volontà, e, seguendo un sentiero a gradini attraverso le case del quartiere, risalire FINO IN CIMA !! Sei minuti di gradini dopo 4 ore di intenso impegno, per uno scansafatiche come me, sono un duro colpo che azzera le ultime energie rimaste.

Ancora una volta, la fatica viene compensata dalla bellezza della chiesa e dal panorama dal castello che sovrasta la città

Il percorso che mi ero prefissato di fare è finito e faccio giusto in tempo a raggiungere un ristorantino sul lungo lago per pranzare, che su Ohrid si abbatte un acquazzone. La cosa non mi impedisce di ordinare un fantastico piatto di Moussaka accompagnato da un assaggio di salsa di peperoni rossi tipica della Macedonia di nome Ajvar.

Stanco, ma soddisfatto, percorro gli ultimi 400 metri fino all’hotel per concedermi un pochino di meritato riposo intorno alle 17. Ne approfitto per riordinare un po le foto fatte, decidere le cose da postare, fare una bella doccia e fare anche un pisolino in attesa di uscire per la cena intorno alle 21.

Non amo uscire dall’hotel e andare direttamente a cena quindi passeggio prima un po in centro tra la gente e le vetrine fino a quando un piatto di Cevapcici con insalata mista e patatine non mi cattura e la cena è servita.

La stanchezza e il sonno, mi obbligano alla ritirata intorno a mezzanotte, per essere pronto domani, a una nuova giornata sul lago di Ohrid

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