Eccomi arrivato dunque a Ohrid (ho scoperto oggi che si pronuncia Ocrid e non Orid come pensavo io) con volo Wizz Air da Milano Malpensa alle 19:25 di Lunedì 26 Agosto 2019, in ritardo di circa mezz’ora ma abbondantemente in tempo per non saltare la prima cena.
C’è il sole, la giornata è tipicamente estiva, anche se un pochino più fresca rispetto a quella che ho lasciato in Pianura Padana, per via di una leggera brezza che soffia soprattutto in prossimità del lago.
L’aeroporto della città è molto piccolo ma adorabile e fa quasi tenerezza. Una sola pista, 2/3 parcheggi per gli aerei davanti all’edificio principale, che raggiungi a piedi e da solo perché l’aereo parcheggia a 30 metri dalla porta come io parcheggio l’auto davanti a casa mia.
Intanto un signore col trattore e un carrellino scarica i pochi bagagli imbarcati nella stiva dai turisti. E’ fantastico!!
Raggiungo velocemente la città che dista 9 km dall’aeroporto, dopo aver cambiato solo il denaro necessario per l’immediato, e una volta trovato l’hotel in una via pedonale del centro, lascio lo zainetto PADI e il mio mitico trolley arancione, recupero finalmente la cartina che non avevo, e sono pronto.
Sono già le 21, le strade sono piene di gente che, comoda ai tavolini dei locali, consuma la cena o sorseggia qualche birra Skopsko ghiacciata mentre tutti i negozi della città sono aperti e a disposizione dei turisti.
Io sono a caccia di un negozio dove comprare una Sim Card locale, per poter usare internet anche lontano dal Wifi senza spendere un capitale, e una volta trovato posso dedicarmi alla ricerca della cena.
Su consiglio di un venditore ambulante a cui chiedo informazioni, decido di andare al CUN, un “traditional restaurant”, come lo chiama lui, perché è certo che li facciano i Tavče gravče che gli ho chiesto.
Non sbaglio a fidarmi, perché mi arriva una terrina di fagioli tipici macedoni, accompagnati da salsiccia locale e una birra fredda da mezzo litro, che, vista l’ora, ci voleva proprio.
La serata passa in fretta, e dopo la cena a due passi dal lago, mi dedico a un po di piacevole sacrificio, con una lunga passeggiata veloce sul lungolago di 4,6 Km, per non perdere le sane abitudini acquisite negli ultimi 4 mesi.
Gente, in giro, ce n’è davvero tanta, soprattutto lungo la passeggiata a bordo lago, dove, alcuni venditori ambulanti arrostiscono pannocchie, altri fanno frittelle, e altri ancora vendono bigiotteria e souvenir.
Sono stanco, è stata una giornata lunga, è passata mezzanotte da oltre un’ora, e l’idea di andare in hotel a riposarsi un po, batte nettamente la voglia di fare un altro giro.
Chiamo il cameriere, pago la mia birra in un bar della piazzetta principale (City Square of Ohrid), chiudo l’Ipad dove sto scrivendo questo post, e metto in tasca la cartina su cui mi sono segnato tutti i punti di interesse, che con la luce del sole inizierò a visitare per bene domattina.
BUONANOTTE!