Cosa vedere a Mbour
M’bour è una città del Senegal con circa 250 mila abitanti, situata nella regione di Thiès, 80 km a sud di Dakar e circa 5 km a nord di Saly Portudal. La città si trova sul mare, nella Petite Côte, affacciata sull’Oceano Atlantico ed è molto importante perché è il secondo porto di pesca dell’intero Senegal. Non essendo una città sviluppata per accogliere il turismo, Mbour è molto semplice e una delle cose più belle che si possono ammirare qui, è lo spettacolo delle piroghe da pesca, tirate in secca sulla spiaggia. Di legno e tutte dipinte con allegri colori, sono tantissime e creano un’insieme bellissimo che piace ai fotografi e ai semplici turisti di passaggio.
Prima del crollo del turismo verso il Senegal iniziato qualche anno fa, la vicina Saly Portudal attirava molti turisti nei propri villaggi che poi, interessati ad esplorare le vicinanze, si recavano spesso qui a Mbour. Forse per questo, è ancora molto massiccia la presenza di venditori ambulanti molto fastidiosi e asfissianti, che non si trovano in altre zone del Paese. Una volta imparato come bisogna comportarsi per sfuggire alle loro insistenze, diventano anche simpatici e non creano problemi. Vicino alla spiaggia con le piroghe, si trova il grande mercato del pesce di Mbour, dove personalmente ho visto animali enormi tra cui tonni, diversi tipi di squali tra cui gli squali chitarra, i barracuda e in alcuni casi grosse mante. In più, si possono trovare pesci più piccoli come la lotte, il thiof, la sogliola, i calamari, i gamberetti e anche molti granchi. Prima di lasciare Mbour, non dimenticatevi di passare qualche minuto alla Grande Mosquée Gandigal-Est.
Mbour, la grande e umile città di pescatori del Senegal
Mosquée Gandigal-Est
La Grande Mosquée Gandigal-Est di Mbour, inaugurata nel 2015, è una delle moschee più grandi della regione. Si tratta di una moschea molto fine e curata, caratterizzata dai suoi colori pastello e dai bellissimi giardini che le si sviluppano attorno.
Piroghe senegalesi
Le Piroghe senegalesi colorate sono uno spettacolo che turisti e soprattutto fotografi amano immortalare. Si trovano sulla spiaggia e si tratta di piroghe in legno, usate per la pesca, pitturate soprattutto con i colori simbolo dell’africa come il verde, il rosso e il giallo. Le si può trovare ancorate sulla spiaggi, in mare, o ancora ferme sul bagnasciuga mentre i pescatori scaricano il pesce pescato.
mercato del pesce
Il mercato del pesce di Mbour è molto famoso in Senegal, anche perché si tratta del secondo mercato di pesce più grande dopo quello di Dakar. Qui regnano un’atmosfera confusionale, ma allo stesso tempo bellissima, e un odore di pesce molto intenso. In questo mercato, infatti, si possono trovare pesci di tutti i tipi (tra cui, a volte, anche squali e grandi mante), ed è proprio in questa zona che vengono costruite le famose piroghe. È interessante sapere che, mentre gli uomini si occupano esclusivamente di pescare, sono le donne coloro che si occupano della vendita e delle contrattazioni.
Il villaggio di Mbour
Il villaggio di Mbour, le cui origini risalgono al XIX secolo, si estende su una superficie di 28kmq e ha una popolazione di ben 250.000 abitanti circa. Si tratta di un villaggio situato in prossimità del mare, le cui principali attività economiche si aggirano intorno ai settori della pesca, dell’artigianato e del turismo. Ciò che al di là di tutto colpisce di questo villaggio è il fatto che qui si respira l’atmosfera più autentica e tipica del Senegal! Ovvero un’atmosfera in cui regnano confusione, traffico, colori vivaci, odori di pesce derivanti dal mercato e strade polverose.
A Mbour, trovi l’anima del Paese
Ho avuto la fortuna di venire a Mbour diverse volte nei 3 viaggi che ho fatto in Senegal tra il 2014 e il 2018 e ogni volta sono tornato a vedere il mercato del pesce, le piroghe colorate, il villaggio con negozi e bancarelle pieni di ogni genere di mercanzia e soprattutto la grande moschea, che durante il mio primo viaggio era ancora chiusa. Una delle tre volte che sono passato di qui ero in compagnia di mio padre, che dopo due anni di insistenze, avevo convinto a fare una settimana tra spiagge, mare e cultura africana.
L’ho portato ad Mbour in taxi, per vedere il villaggio, il mercato del pesce e la simpatica spiaggia con le piroghe, prima di andare alla laguna di La Somone. Andando a piedi verso il mare, ancor prima di arrivare e solo sentendo il forte odore di pesce che, per forza di cose, si alzava dai banchi che si trovavano pur sempre esposte al caldo tipico africano, ha voluto scappare in una specie di bar, insieme a un ragazzo senegalese che parlava benissimo italiano, che abbiamo conosciuto poco prima. Alla fine, ha preferito aspettarmi la, pur di non dover sentire di nuovo l’odore di quel pesce.
Come avete potuto capire, l’Africa non è l’Europa e se non avete spirito di adattamento alle varie circostanze che si incontrano per le strade, è difficile ambientarsi. Lui, ancora oggi, ricorda quel giorno e ogni volta me la faccio addosso dalle risate, quando me lo rivedo correre via verso il bar. Voi però, ricordatevi che se passate da queste parti, dovete per forza venire a visitare queste attrazioni tipiche locali, perché solo vedendo come vivono altri popoli, o come sono costrette a vivere, impariamo a lamentarci meno e a vivere meglio.
Buon Viaggio