È da diversi anni che, viaggiando per il mondo, gli stranieri che incontro, saputo che sono italiano, mi chiedono meravigliati di descrivergli com’è Roma, Venezia o Firenze, ed è abbastanza brutto dover ammettere che avendola a soli 300 km da casa, non sono mai stato a visitare Venezia. Ogni volta che penso di prendermi qualche giorno per andarla a vedere, un po i prezzi, un po la confusione, un po gli spostamenti che sono lenti quando le calli strette sono affollate e gli imbarchi dei vaporetti pieni, mi hanno sempre portato ad optare per altre destinazioni.
Questa volta però, dopo un lungo periodo di stop dovuto al lockdown del Coronavirus, in un momento storico dove si consiglia di viaggiare in Italia, di sostenere il commercio e le attività italiane, credo sia giunto in momento di andare in laguna. In più, considerando che i confini tra le regioni e il confine con gli altri paesi europei è stato riaperto da poche ore, è presumibile pensare che non ci possa essere ancora quel grande affollamento tipico che conosce solitamente Venezia e che la città sia molto a misura d’uomo.
Essendo così vicino ed essendo servita molto bene dai mezzi pubblici, credo che raggiungerò la città in treno considerando che ho trovato un comodo hotel in zona San Polo, vicino sia alla stazione di Venezia Santa Lucia che al famoso Ponte di Rialto, tappa obbligata in città e percorso ottimo per raggiungere Piazza San Marco. In più, andare in macchina, vorrebbe dire spendere di più non solo per autostrada e benzina, ma anche per il parcheggio, considerando che poi, per tutta la permanenza in città, l’auto non servirebbe assolutamente a niente.
Per prima cosa, una volta giunto a destinazione e sistemato le mie cose in hotel, ho intenzione di visitare le zone centrali come appunto il mio quartiere San Polo e i vicini Santa Croce e Dorsoduro, per poi andare sull’altro lato del Canal Grande, a vedere San Marco, Canareggio e Castello. Infine, successivamente, ho intenzione di oltrepassare il Canale della Giudecca per visitare appunto l’isola Giudecca.
Imperdibili poi, a poche miglia di vaporetto Dal centro città, ci sono le altre isole della Laguna di Venezia, come Murano, Torcello, Burano, San Michele (l’isola del cimitero di Venezia) e tra le altre, Poveglia. Quest’ultima, spero in qualche modo di riuscire a raggiungerla e visitala, perché mi affascina da sempre, visto che è considerata l’isola più infestata, nonché uno dei luoghi più infestati al Mondo.
Tra i luoghi più conosciuti e rinomati dai tantissimi turisti che ogni anno raggiungono la città veneta, c’è Piazza San Marco, dove trovano posto monumenti bellissimi e importantissimi, sia per la città che per il patrimonio architettonico italiano. Tra le altre bellezze, in questa piazza si trovano la Basilica di San Marco con il famoso Campanile omonimo, la Loggetta del Campanile, il Palazzo Ducale, la Torre dell’Orologio, la Peggy Guggenheim Collection che contiene una bellissima collezione di arte moderna e il Museo Correr che illustra, in varie e differenti raccolte, l’arte, la civiltà e la storia di Venezia.
I ponti poi, sono uno dei simboli della città, perché essendo costruita sul mare e interamente invasa da canali e caletti anche piccolissimi, risultano indispensabili per passare da un lato all’altro degli stessi. La città infatti, essendo formata da 121 isole, dispone di ben 436 ponti. Quelli senza dubbio più importanti e ricercati da chi visita Venezia sono il Ponte di Rialto, il Ponte dei Sospiri, il Ponte degli Scalzi, il Ponte dell’Accademia, il Ponte dei Tre Archi e il più nuovo, di recente costruzione, il Ponte della Costituzione o Calatrava.
Purtroppo, devo ammettere che in questa occasione, avendo organizzato tutto all’improvviso, non ho acquistato nessuna guida e non ho ancora avuto il tempo di informarmi on line di quelle che sono tutte le meraviglie che la città può offrire, ma mi restano ancora dei giorni per farlo prima della partenza il giorno 9 di Giugno, ma poi comunque, visitando un quartiere per volta, sarà molto facile reperire tutte le informazioni relative alle diverse zone, a mano a mano che mi trovo a visitarle.
Tornando a parlare delle isole che intendo sicuramente andare a vedere una volta completato il tour del centro, c’è sicuramente la Giudecca, che in realtà è un insieme di otto isole collegate tra loro, poste a sud del centro storico di Venezia e affacciate sull’omonimo canale della Giudecca, di fronte alla zona di Dorsoduro. Su questa isola, i monumenti più famosi, sono sicuramente la chiesa del Redentore e la chiesa delle Zitelle, anche se di certo, passeggiare qua e la senza meta, mi permetterà di scoprire qualche bell’angolo nascosto, che non viene menzionato nelle guide.
Subito dopo la Giudecca e probabilmente nello stesso giorno di quest’ultima, conto di andare a vedere anche il Lido di Venezia, che è una sottile isola lunga circa 12 km, che si trova tra la laguna di Venezia ed il mare Adriatico, famosa soprattutto perché qui, si tiene il famoso Festival del Cinema, con tanti ospiti e protagonisti nazionali e internazionali che presentano i film che ambiscono alla vittoria del famoso premio Leone d’Oro di Venezia.
La terza isola che non voglio perdermi, è famosa in tutto il mondo per la straordinaria manualità dei suoi artisti impegnati nella lavorazione del vetro, Murano. Il vetro, diventa liquido a temperature elevate e prima che passi da uno stato liquido ad uno solido, c’è un intervallo di tempo in cui diventa morbido e malleabile prima che s’indurisca completamente, permettendo all’artigiano di plasmare il materiale, così da creare lampadari, lampade, animaletti, candelabri e moltissime altre opere uniche che si possono trovare solo qui.
Successivamente, sarebbe in peccato non andare a Burano, che però, in realtà, è composta da quattro isole diverse collegate tra loro che ne fanno un unico centro abitato facente parte sempre di Venezia. Burano, è molto famosa nel mondo e i tanti turisti, vi si recano soprattutto per le sue tipiche case vivacemente colorate che vengono spesso catturate in fotografie favolose e molto allegre. In più so che in questa località, è molto importante la secolare lavorazione artigianale ad ago del merletto di Burano, che viene acquistato come importante souvenir al pari dei vetri lavorati e artistici di Murano. In più, solo qui, si possono assaggiare i Bussolai tipici dolci una volta cibo dei pescatori e oggi vera prelibatezza ricercata e apprezzata da tutti.
Infine, discorso non trascurabile, il cibo. Sono stato diverse volte a Mestre per lavoro e sempre sono andato a mangiare in un ristorante storico che si tramanda da generazioni, Bepi Venesian in Via Sernaglia 27, dove ho intenzione di andare a gustare qualche piatto a base di pesce tresco della laguna soprattutto a cena. La sera infatti, ho intenzione di prendere il treno da Venezia e andare nella vicina Mestre a cenare, anche perché durante il pranzo è più facile che mi trovi a consumare un boccone veloce mentre giro per la città.
In ogni caso, vi racconterò come sempre il mio viaggio passo passo, quartiere per quartiere, piatto per piatto, per permettere anche a chi non può spostarsi, di viaggiare un po almeno con la fantasia .