Cosa vedere ad Auschwitz e Birkenau
Il complesso che abitualmente chiamiamo con il nome di campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau, è in realtà un’enorme insieme, formato da 3 campi principali e 45 sotto campi, che si trova a circa 65 km da Cracovia.
Il primo ad essere aperto fu il campo di concentramento di Auschwitz, che fu fondato nel Maggio 1940, quando furono convertite delle vecchie caserme dell’esercito polacco e ha iniziato la sua attività di morte nel Giugno dello stesso anno. Auschwitz, fu utilizzato principalmente come centro amministrativo.
Nel Ottobre del 1941 invece, fu messo in marcia il secondo campo, quello di Birkenau, che poteva contenere contemporaneamente anche oltre 100 mila persone. Birkenau invece fu utilizzato quasi interamente come principale campo di sterminio.
Infine, venne il terzo campo, quello di Mònowitz, che distava 7 km dal primo e arrivò anche a tenere 35-40 mila persone e serviva per avere manodopera a basso costo che lavorasse per il grande impianto chimico Buna Werke, allora in costruzione.
Si stima che durante tutto il periodo di attività di questi campi, ci fu un numero compreso tra 1 milione e 100 mila e 1 milione 500 mila morti.
Qui sosta in silenzio, ma quando ti allontani parla.”
(Epitaffio sulla lapide posta in un giardino di rose a commemorazione di 20 bambini ebrei trucidati)
Campo di sterminio di Auschwitz
Luogo della tragedia per eccellenza, non tutti sanno che Auschwitz è una località polacca a pochi chilometri da Cracovia. Più di 1,5 milioni di persone, tra cui ebrei, omosessuali, oppositori politici, zingari, disabili, vennero sterminati in questo posto progettato per rendere l’omicidio una catena industriale senza soste. Una volta attraversato il cancello con la famosa e irridente scritta Arbeit Macht Frei (“Il lavoro rende liberi.”), si viene catapultati nell’orrore assoluto testimoniato da camere a gas, oggetti personali, fotografie e documentari sullo sterminio.
Campo di sterminio di Birkenau
Identificato come Auschwitz II è l’immenso lager nel quale persero la vita oltre un milione e centomila persone, in stragrande maggioranza ebrei, russi, polacchi e zingari. Le vittime erano condotte alle camere a gas immediatamente dopo la tipica selezione degli inabili al lavoro agli arrivi dei convogli. . Costruito su un terreno di 2,5 km per 2 km, era incredibilmente più grande del primo campo, Auschwitz I. Anche questo campo è visitabile.
Quel che è accaduto non può essere cancellato, ma si può impedire che accada di nuovo”. (Anna Frank)
Partendo da Cracovia, raggiunsi il piazzale antistante al campo di concentramento di Auschwitz, con un van da 8 posti, di un’agenzia per le escursioni, che aveva raccolto altre 5 persone per la giornata. Arrivato all’ingresso e fatti i primi passi nel cortile, ci trovammo subito davanti alla famosa scritta “Il lavoro rende liberi” (Arbeit Macht Frei), e addirittura ci passammo sotto, perché sovrastava il cancello. Dentro, fu subito tutto silenzio, tristezza e indescrivibile emozione.
E’ inutile elencare cosa c’è e cosa si prova, perché sarebbe inutile e non renderebbe affatto l’idea, oltre che giustizia a quelle persone. E’ una cosa che va vista e vissuta sulla propria pelle.
Successivamente, sotto un’incredibile acquazzone che rendeva tutto ancora più freddo, lugubre e triste, ci spostammo di 3 km nel secondo campo, quello di Birkenau, accompagnati dalla nostra guida. Ricordo che senza ombrello, senza giubbotto e sotto un’acqua incredibile, volli lo stesso visitare l’intero campo, perché avrei sicuramente potuto sopportare così poco, in un luogo dove la gente aveva sofferto così tanto.
Finito il tour, ripartimmo insieme per tornare a Cracovia, bagnato completamente da 2 ore di pioggia incessante, ma in silenzio, pensando a quello che avevamo visto e sentito dalla nostra guida. Nulla fu più come prima, perché quel posto mi cambiò. Credo che ogni persona dovrebbe visitare questo luogo una volta nella vita e se voi avete la possibilità di venire a rendere omaggio a chi, qui dentro, ha subito le cose peggiori che il genere umano ricordi nell’epoca recente, non perdete l’occasione.
Riposino In Pace.