La paura del Covid-19 in viaggio è entrata direttamente al primo posto tra le paure dei viaggiatori. Di seguito ti spiego come ho viaggiato nel 2020 quando ancora le informazioni non erano chiare come lo sono oggi e introdurrò una serie di argomenti relativi a sicurezza, prevenzione e buone abitudini che ho sperimentato personalmente.
Dopo la pubblicazione dell’articolo di qualche giorno fa intitolato Paura di viaggiare: ecco le più diffuse e come sconfiggerle, che puoi trovare a questo link, è emerso dai tanti commenti ricevuti che il Covid-19 spaventa molto chi vorrebbe mettersi in viaggio.
Ecco, dunque, gli argomenti presenti in questo articolo:
– Buone abitudini in viaggio,
– Assicurazione sanitaria per viaggiatori,
– Cancellazione improvvisa dei voli e rimborsi,
– Diverse disposizioni degli stati, importanza dell’informarsi e la mia esperienza diretta,
– Le disposizioni valide in Italia e la mia esperienza personale.
Buone abitudini in viaggio
Se è vero che il Covid-19 è contagioso e pericoloso, è vero anche che esistono delle buone norme da seguire per poter limitare al minimo il rischio di prendere la malattia anche quando si viaggia. Queste buone abitudini sono le stesse che usiamo ogni giorno al supermercato, in treno, al ristorante o semplicemente in giro per strada. Ormai te lo avranno ripetuto fino alla nausea ma il distanziamento, i dispositivi di protezione individuale e la sanificazione sono importantissimi.
– Sui mezzi di trasporto, indossa sempre la mascherina. Io uso le KN95/FFP2 perché hanno un livello di protezione maggiore.
– Tieni sempre a portata di mano un flaconcino con gel sanificante e usalo spesso.
– Tocca il meno possibile oggetti e superfici che possono contaminarti le mani.
– Non toccare naso e bocca prima di aver lavato bene le mani o quantomeno averle igienizzate.
– Mantieni sempre la distanza dalle altre persone a partire dal check in dell’aeroporto, ma anche nei negozi e per le strade durante il tuo viaggio.
Assicurazione sanitaria per viaggiatori
Mai come in questo periodo è importante stipulare un’assicurazione sanitaria di viaggio prima di partire.
Negli Stati Uniti, ad esempio, se vieni ricoverato in ospedale anche solo per una settimana potrebbe capitarti di dover sborsare migliaia di dollari. Per questo motivo tutte le principali compagnie assicurative offrono polizze in grado di coprire le spese mediche che in viaggio possono sopraggiungere. Puoi scegliere coperture annuali ma ci sono anche polizze di solo 45 giorni.
Se posso permettermi, ti consiglio di non tralasciare questo punto perché è fondamentale. In più, puoi ampliare le coperture presenti nella protezione base con altre opzioni aggiuntive quali:
– Furto o smarrimento del bagaglio
– Furto o smarrimento di attrezzatura elettronica (cellulare, macchina fotografica, tablet)
– Assicurazione su attrezzature sportive
– Infortuni in viaggio
– Mancata partenza o ritardo del volo
Cancellazione improvvisa dei voli e rimborsi
La cancellazione improvvisa dei voli, nel 2020, è stata una piaga che ha colpito moltissimi turisti.
Per ridurre al minimo gli inconvenienti che possono derivare da una cancellazione improvvisa di un volo, è utile considerare la possibilità di aggiungere l’assicurazione proposta dalla compagnia al momento dell’acquisto dei biglietti. Io a tal proposito mi muovo abitualmente così:
– Importo biglietti medio/basso: ( voli nazionali o internazionali low cost) se posso permettermi di aspettare i tempi di rimborso della compagnia aerea allora NON aggiungo l’opzione della polizza assicurativa.
– Importo biglietti medio/alto: ( voli internazionali o intercontinentali) in questo caso può essere conveniente aggiungere una piccola somma per l’assicurazione che rimborserà anche gli eventuali disagi connessi alla cancellazione.
Ricorda che soprattutto al viaggio di andata sono collegate anche tutte le prenotazioni per i giorni a venire. Scegli sempre hotel che offrano la cancellazione gratuita e in altri servizi quali trasporti, ticket di musei ecc., che possano valere almeno 1 anno in caso di mancato utilizzo.
Diverse disposizioni degli stati, l’importanza dell’informarsi e la mia esperienza diretta
Un aspetto che non devi assolutamente trascurare è quello relativo alle disposizioni di legge riguardanti lo stato in cui hai intenzione di recarti.
Essendo la salute di competenza nazionale dove non addirittura regionale, ogni stato decide autonomamente le procedure per l’ingresso. Potranno chiederti di registrare il tuo ingresso nel paese su un sito governativo prima di partire ma anche obbligarti a sottoporti al tampone in aeroporto.
Altri possono chiederti di rispettare un periodo di quarantena preventiva ma altri hanno disposizioni ancora differenti.
L’unica soluzione è quella di tenerti costantemente aggiornato sull’evolversi della situazione fino al momento della partenza. Per tutte le informazioni a tal proposito consulta sempre il sito Viaggiare Sicuri a questo LINK.
Io, nel 2020, prima di partire per la Croazia, ho dovuto registrare il mio arrivo su un sito statale. Ho dovuto inserire i miei dati, i giorni di permanenza nel paese, la città in cui soggiornavo e i dati dell’alloggio.
Il sistema mi ha registrato e la ricevuta con il mio numero di codice l’ho dovuta consegnare al controllo di polizia in ingresso al porto di Spalato.
Per l’Islanda, invece, ho prenotato e pagato il giorno prima della partenza sul sito del governo islandese il tampone obbligatorio a cui sono stato sottoposto all’aeroporto di Keflavik nel momento dell’ingresso nel paese. In più, ho dovuto rispettare l’isolamento in hotel fino al risultato dell’esito dell’esame che mi è stato comunicato via messaggio 14 ore dopo.
Le disposizioni valide in Italia e la mia esperienza personale
In alcuni casi anche l’Italia cambia o introduce norme per la prevenzione dei contagi mentre sei in viaggio ma è meno vincolante rispetto al precedente punto perché puoi in ogni caso rientrare in patria.
Ad agosto 2020, poche ore prima di rientrare da Atene, ad esempio, mi è capitato di scoprire che le disposizioni in materia fossero cambiate e che, al mio rientro in Italia, avrei dovuto sottopormi a tampone. Infatti una legge improvvisa aveva reso obbligatorio l’esame per chiunque rientrava da Grecia, Malta, Croazia e Spagna. Atterrai a Milano Malpensa nel tardo pomeriggio del 14 Agosto e, dopo aver prenotato all’ASL di Novara in serata, mi recai presso il drive thought di competenza alle ore 12 del giorno successivo, Ferragosto.
Conclusione…
Come hai potuto leggere, la paura del Covid-19 in viaggio è giustificata ma anche direttamente proporzionale alle scelte che fai. Se presti attenzione e segui le norme di buon senso, viaggiare non comporta pericoli maggiori o minori rispetto a quelli che ogni giorno affronti nella vita quotidiana.
Se nonostante tutto, però, non te la senti di lasciare l’Italia neanche in questo 2021, puoi approfittarne per vedere alcuni dei tantissimi patrimoni artistici e naturali del nostro Bel Paese che tutto il mondo ci invidia e che noi spesso trascuriamo. A tal proposito faremo degli articoli specifici con alcune località meravigliose italiane.
Nel frattempo ti invito a leggere ciò che ho fatto e visto a Roma, Venezia e Catania all’interno della sezione Diari di Bordo del nostro sito.
Nei prossimi articoli sulle Paure, invece, ho intenzione di approfondire alcuni aspetti che ho introdotto in questo articolo come per esempio:
– Importanza della sanificazione e i dispositivi di protezione
– Le assicurazioni utili per chi viaggia
Fammi sapere cosa ne pensi della paura del Covid-19 in viaggio e, oltre a condividere l’articolo con i tuoi amici, scrivimi le tue paure in modo che possa affrontarle nei prossimi appuntamenti di questa rubrica.
Ricorda inoltre che per qualsiasi informazione puoi contattarmi utilizzando uno dei recapiti che trovi nel sito. Sarò lieto di aiutarti e di conoscerti.
Grazie e soprattutto Viaggia Sereno.