Quest’oggi, la sveglia, suona un pochino più tardi rispetto a ieri, ma in ogni caso alle 9:00 ci alziamo, ci vestiamo e dopo che Carlo ha mangiato uno yogurt alla frutta che abbiamo acquistato ieri sera dove il taxi ci ha portati per prendere l’acqua, siamo pronti a uscire per il nostro secondo giorno Greco. Il bus, non ci fa aspettare molto prima di arrivare alla nostra fermata e comodi sul primo posto in alto davanti al vetro da dove si gode della vista migliore, completiamo un intero giro della linea A, ascoltando la spiegazione attraverso gli auricolari.

Una volta giunti al giro successivo, dopo circa 1 ora e mezza da quando siamo saliti, decidiamo di scendere alla fermata numero 10, dove si trovano uno dopo l’altro, tre degli edifici più belli della città, che danno un tono molto importante al grande viale Panepistimiou che passa davanti. I tre edifici, sono quello della Biblioteca Nazionale, quello dell’Università Kapodistrian di Atene e quello dell’Accademia Nazionale greca. Una volta visti e fotografati tutti e tre, attraversiamo la strada e ci fermiamo in un bar proprio di fronte alla biblioteca per fare colazione.

Finito il cappuccino e la fetta di torta Bougatsa, che io ho preso nella versione salata con carne macinata e formaggio Mizithra, mentre nella versione dolce c’è la crema pasticcera, continuiamo la nostra passeggiata seguendo quello che è il percorso del bus, fino alla fermata successiva, la numero 11, proprio di fronte al Museo Archeologico Nazionale. Avevamo letto molto su questo museo prima di partire e avevamo deciso di saltarlo, un po come altri musei cittadini, perché essendo molto bello e molto ricco, avrebbe impegnato almeno mezza giornata per poter essere visto in modo quantomeno sufficiente. Paola e Carlo però, durante questo primo soggiorno in città, preferiscono concentrarsi sui monumenti e sugli edifici visti dall’esterno, lasciando a un futuro ritorno la visita dei musei interessanti, che qui sono diversi.

Prendiamo una bottiglietta d’acqua, ci sistemiamo su una panchina all’ombra e dopo poco, arriva il  bus che aspettiamo e con cui andiamo all’interscambio con la linea B, la verde, alla fermata 7 dell’Acropoli. Giunti a destinazione, abbiamo oltre 20 minuti di attesa prima che sopraggiunga il bus dell’altra linea diretta a Pireo, che occupiamo andando a vedere alcuni negozi, bere un caffè e andare in bagno. Intorno alle 11:50 poi, ci accomodiamo nuovamente nei posti migliori, con i nostri auricolari, pronti per goderci la strada che dal centro porta verso il mare e Il Pireo.

Il Pireo, oltre a essere un comune che si trova a soli 8 km da Atene a cui è unito da dei sobborghi, è anche il luogo dove si trova il porto commerciale più grande della nazione e uno dei più grandi dell’intera Europa. E’ qui infatti, che ormeggiano le tantissime navi da crociera che solcano il mediterraneo e che scaricano migliaia di turisti ogni anno. Si potrebbe pensare che le sue acque siano sporche o inquinate, ma non è affatto così, perché a causa delle correnti che si muovono in direzione opposta alla costa, ha spiaggette e calette davvero molto belle e molto frequentate. 

  

Proprio a ridosso dell’inizio del comune di Il Pireo, costeggiamo il grosso e bello stadio biancorosso dell’Olympiakos, la squadra di cui ieri abbiamo comprato per prima la mascherina, nel negozio del gentile commesso che ci ha poi detto dove trovare gli store degli altri team cittadini.

Giunti alla fermata numero 7 della linea Verde, sul lungomare dove si trova il porticciolo turistico per le piccole imbarcazioni, scendiamo e iniziamo una lunga passeggiata costeggiando il mare e il centro, per ammirare i bei panorami sulle calette che ricordavo di aver visto durante il mio viaggio precedente.

Passeggiando, chiacchierando e facendo foto, quando sono pressappoco le 16, raggiungiamo la fermata numero 9, dove da li a qualche minuto un nuovo bus ci raccoglie e ci riporta ad Atene. Proprio come quando ci si trova davanti a un menù troppo ricco, dove si è indecisi se ordinare una cosa sola tralasciando le altre, oppure prendere una selezione di assaggi per provare un po tutto,  anche ad Atene bisognava scegliere se soffermarsi su poche cose per ammirarle e esplorarle esternamente e internamente nei minimi dettagli, oppure godersi un assaggio di un po tutto, per farsi un’idea completa, di cosa c’è in città. Il Pireo, merita sicuramente una visita nei suoi vicoli, ai suoi edifici del centro e a mille altre cose, ma per questa volta ci dobbiamo accontentare dell’antipasto dato dal suo bel viale principale lungomare, che ricorda molto Montecarlo.

Tornati ad Atene, abbiamo ancora una cosa molto bella ed importante ad attenderci, che ci siamo riproposti di riuscire a visitare prima di tornare a casa, ovvero la collina del Licabetto, una piccola montagna alta 278 metri e raggiungibile grazie a una funicolare, da cui si gode della migliore vista panoramica di tutta la città. Per raggiungere la funicolare, dobbiamo andare alla fermata numero 2 della linea cittadina rossa e poi prendere una strada in salita lunga 500 metri in direzione della collina che è ben visibile da tutta la città.

Io, non avevo trovato il tempo l’altra volta, di salire sul Licabetto quindi, arrivato in cima, è apparso anche a me l’incredibile e spettacolare panorama che si può ammirare da quassù e che si sviluppa a 360° tutt’intorno. Sulla cima di questa piccola montagnola, si trova un bar ristorante che si sviluppa intorno alla stazione della funicolare e nella parta ancora più alta, raggiungibile con una ventina di gradini, c’è un piccolo piazzale di fronte alla chiesetta da cui si vede in modo fantastico il Partenone, l’intera Acropoli e tutto il centro città con Piazza Syntagma.

Restiamo qui sopra, all’incirca un’ora e quando sono circa le 18, scendiamo nuovamente con la funicolare prima e a piedi poi, fino alla fermata numero 2 da cui eravamo partiti. Proprio li accanto, si trova anche il Museo della Guerra, che è già chiuso, ma parcheggiati davanti all’ingresso nel piazzale adiacente, ha in mostra diversi aerei militari, cannoni, carri armati, e persino un elicottero militare. L’unico ostacolo tra noi sulla strada e loro nel cortile, è una sbarra di quelle che vengono utilizzate anche nei parcheggi pubblici e che a piedi puoi facilmente aggirare.

È ben visibile la telecamera che monitora 24 ore su 24 la situazione, e vedendo che non siamo malintenzionati ma che stiamo solo facendo qualche foto ai mezzi senza ne toccarli e neanche avvicinarci troppo, le guardie, che probabilmente dall’interno ci stanno controllando, ci lasciano restare qualche minuto. Dopo poco infatti, utilizzando gli altoparlanti, ci chiedono cortesemente di uscire appena possibile. I greci sono un popolo cordiale, gentile e sempre disponibile, quindi vedendo in noi dei turisti intenti a scattare foto nel massimo rispetto della distanza e senza toccare, ci hanno dato del tempo per guardarci intorno.   

Da dove ci troviamo ora, per arrivare a casa, abbiamo circa 1,5 km di strada, quindi ci incamminiamo a piedi, senza aspettare nuovamente il bus. Camminando poi, ci troviamo a passare davanti a un grande supermercato, che sfruttiamo per prendere una fetta di formaggio Feta da portare a casa domani, altra acqua per questa notte visto che quella di ieri è finita e perché no, anche per curiosare un po in giro.

Fatta la spesa, preso quello che ci serve e usciti dal supermercato, in poco più di 5 minuti siamo finalmente a casa quando da poco sono passate le 19:10.

Non abbiamo il tempo di dormire un paio d’ore come ieri sera, ma solamente per fare uno dopo l’altro, una doccia, prima di prepararci puliti e cambiati alle 20:45 circa, per andare a cena. Nel locale in cui siamo stati ieri sera, abbiamo mangiato davvero bene e sarebbe un peccato cambiare posto correndo il rischio di rovinarci l’ultima sera ad Atene, così, una volta impostato sul mio Iphone l’indirizzo, grazie a una scorciatoia che ci accorcia di 1,2 km la strada facendoci passare all’interno di un parco, raggiungiamo il ristorante verso le 21:15.

Il nostro amico cameriere, è contento di rivederci e ci accompagna a un tavolo dove da li a poco, grazie ai menù che ci ha fornito, passa a raccogliere le nostre ordinazioni. Questa sera, oltre alla solita insalata greca e a una porzione di formaggio Halloumi che mangiavo sempre a Cipro, aggiungiamo un’insalata diversa, molto invitante e particolare che Paola ha trovato nel menù e tre porzioni di carne mista, dove oltre al gyros di agnello e di pollo, c’è anche del souvlaki, una salsiccia, la salsa tzatziki, due mezze pita e le patatine fritte. A fine cena poi, ci sono state offerte delle fette di anguria, visto il caldo della serata e assieme al caffè anche gli immancabili 3 bicchierini di Mastiha.

È stata senza dubbio un’ottima idea, quella di scegliere nuovamente l’Ydria Restaurant per questa nostra ultima cena ad Atene, tanto che ce la ricorderemo per molto tempo. Domani sera, a quest’ora, forse  saremo a casa, quindi prima di andare a fare in nostro consueto giro serale per digerire, salutiamo il nostro cameriere, il titolare del locale e ci ripromettiamo di tornare un’altra volta a cenare qui, magari nel prossimo viaggio.

Tornando a poco fa, parlando di domani sera, non ho detto che “FORSE”, a quest’ora saremo a casa, così tanto per dire, ma c’è una ragione ben precisa che ora vi spiego. Questa mattina infatti, siamo venuti a conoscenza che ieri sera, il nostro Presidente del Consiglio dei Ministri, ha imposto con un nuovo Dpcm, l’obbligo del tampone per il covid, a tutti coloro che da oggi, tornano da Spagna, Croazia, Malta e Grecia, entro massimo 36 ore dal rientro.

Questo vuol dire che noi domani, non sappiamo ne come, ne dove, ne quando, dovremo sottoporci all’esame, visto che da quel poco che sembra, all’aeroporto non sono attrezzati per farli e si viene dirottati verso le Asl di competenza sul territorio di residenza. In ogni modo, una volta atterrati, qualcuno ci dirà qualcosa. Finiamo la passeggiata, ritorniamo a casa e andiamo a dormire, in modo da essere riposati e carichi per le ultime ore in città di domani.

Grazie ancora per il vostro tempo e l’interesse che mostrate nel passare a leggere le mie e le nostre avventure in viaggio. Non dimenticate di dare un’occhiata all’interno del nostro archivio, a tutti gli altri articoli presenti e sperando di ritrovarvi a leggere anche le avventure relative alla giornata di domani, vi auguro Buona Notte.