Erano le 4 della mattina del 29 Novembre 2019, quando la luce del cellulare si accese per l’arrivo di una email da parte di una delle più famose compagnie aeree operanti in Italia, che mi invitava a dare un’occhiata alle loro offerte imperdibili del Black Friday. Un solo click, ed ero dentro all’app con una serie di offerte davvero molto convenienti, tra cui notai anche quella per andare in una città che visitai nel 2008 e che mi rimase nel cuore, PRAGA.
Feci una rapida ricerca e con circa 15€ avrei potuto acquistare un biglietto di andata per il 14 Gennaio e uno per il ritorno al 16 Gennaio 2020 . Ottima offerta se ci aggiungiamo che sul sito che abitualmente uso per prenotare hotel, c’era un appartamento in pieno centro città, capace di ospitare fino a 6 persone, al prezzo di 55€ a notte. Mi piacque subito l’idea e lo prenotai, tornando poi sul sito della compagnia aerea a prendere i biglietti per la Repubblica Ceca.
Ricordate Carlo e Paola, due componenti del gruppo di Barcellona?? Con 30 euro in due per i voli e l’appartamento già prenotato si sarebbero potuti tranquillamente aggiungere, ma non potevo certo chiamarli alle 4:30 del mattino, quindi le cose tra cui scegliere furono due, o prenderli per tutti e poi dirgli di tenersi liberi in quei giorni, oppure aspettare l’indomani mattina per vedere se volevano unirsi al viaggio a Praga, rischiando però di non trovare più i biglietti aerei a quel prezzo così conveniente. Che fare quindi?? Nel dubbio, io decisi di prenderli per tutti e col senno di poi. Fu un’ottima idea.
Praga, che dista circa un’ora di volo per me che parto da Milano e come moneta adotta la Corona Ceca, la visitai appunto nel lontano 2008, in primavera, e mi piacque davvero moltissimo, ma mi ripromisi, che se mai fossi tornato, avrei scelto l’inverno perché credo che sia la stagione dove questa città è in grado di offrire il meglio di se. Il colore scuro, quasi nero, delle sue torri all’estremità del Ponte Carlo, le tante statue, le guglie gotiche della Chiesa del Tyn, il vecchio Cimitero ebraico e i tanti Gargoyle, le danno un’aria di mistero, di tristezza, un’atmosfera a volte, quasi spettrale che si riesce a percepire meglio nelle fredde e corte giornate invernali.
Mi aspetto il profumo di legna bruciata che esce dai camini, quello del Vin Brulè caldo e fumane che si alza dai chischi che fanno anche panini e patatine o quello dei Trdlo, famosi anche col nome (sbagliatissimo) di “Manicotto di Boemia” in cottura. I Trdlo, sono dei dolci fatti con un impasto simile a quello del pane, ma con l’aggiunta di zucchero e cannella, che si modella, come un lungo filoncino che viene poi arrotolato e messo a cuocere in un formo speciale, dove un meccanismo gli permette di girare come fosse un girarrosto.
Non dimenticate di mangiare un Trdlo e bere un’ottima birra
Molto diffusi e famosi tra i turisti, si trovano ovunque, e si finisce col pensare che siano tipici di Praga ma in realtà sono originari e specialità tipica ungherese. In ogni caso, se vi trovate a passare di li, provateli e mangiatene più che potete, perché tanto, nessun ungherese verrà mai a sapere che vi siete abbuffati di Trdlo a Praga. Nell’ambito alla cucina, è facile trovare piatti eccellenti che però, si trovano anche in tutte le altre nazioni confinanti, come il Goulash, solitamente servito con Canederli di pane e di patate, lo Stinco con il puré, varie zuppe di verdure che i cechi consumano in abbondanza come primo piatto a cena.
Il piatto nazionale si chiama Vepro-Knedlo-Zelo che in pratica significa Arrosto di maiale con gnocchi (Canederli) e crauti. Come dimenticare poi il Prazska Sunka, ovvero il Prosciutto di Praga, famoso per essere messo a cuocere ed affumicare, anch’esso su uno speciale girarrosto. Se vi piace la birra, la Budejovický Budvar è quella più famosa, insieme alla Pilsner Urquell ma a Praga città, aspettatevi che vi servano la Staropramen, che viene prodotta in città. Chi ama invece le cose uniche e inimitabili, dovrà recarsi nella birreria U FLEKU, in Kremencova 11, la più vecchia della città con oltre 500 anni di storia dove potrà trovare anche una speciale birra prodotta solo da loro direttamente sul posto.
Chi si reca nella capitale ceca, di solito, se non è un’appassionato viaggiatore che, come faccio io, divora pagine di giornali e siti internet riguardanti i viaggi come fossero Marshmallow, arriva soprattutto per vedere il Ponte Carlo, per visitare la chiesa con il Gesù Bambino di Praga e per la Chiesa del Tyn, che viene raffigurata ovunque si parli di Repubblica Ceca, sullo sfondo nelle immagini con l’Orologio Astronomico.
Tra le altre cose, personalmente non perderei la Torre delle Polveri, il Quartiere ebraico con il cimitero e le sinagoghe, Piazza Venceslao, la Casa Danzante e la zona alta di Hradcany, dopo Malà Strana, dove c’è il Castello di Praga Praga però non è solo questo, anzi, vi accorgerete che ogni via che vi troverete a percorrere, sarà un insieme di palazzi d’epoca, restaurati alla perfezione e carichi di opere d’arte, ciottolati in san pietrini sistemati con ordine e cura, illuminazioni stradali che sono meravigliose opere in ferro battuto e tante tante altre cose che cattureranno ogni vostro sguardo.
La piazza dell’Orologio e il Ponte Carlo sono irresistibili con le luci della notte
Tra 4 giorni quindi, saremo in partenza e nei prossimi post di questo blog (che potete visionare comodamente cliccando sulla freccia verso destra che vedete qui sotto alla fine di questo articolo) vi terrò aggiornati su come si svolgeranno i nostri giorni in città, alle prese con i monumenti, l’appartamento, i voli, le pause gastronomiche e le curiosità in generale. Spero davvero di riuscire a far innamorare Carlo e Paola della bella capitale ceca come fu per me 12 anni fa e mi auguro che vogliate essere dei nostri, continuando a leggerci.
Buon Viaggio Viaggiatori!!