Sono le 9:50 di mattina dell’11 Agosto e dopo aver fatto benzina alla mia Citroen, passo a prendere Carlo e Paola, che sono già con lo zainetto in spalla davanti a casa, pronti per andare alla Malpensa. Ieri sera, ho fatto la prenotazione online per il parcheggio che sono solito usare quando devo viaggiare in aereo per tempi relativamente brevi, che è il Green Parking di Somma Lombardo, parcheggio che dista esattamente 5 minuti sia dal terminal 1 che dal 2, quindi mi risulta comodo praticamente sempre, avendo anche dei prezzi che ritengo molto buoni.
Non ci mettiamo molto a raggiungerlo, considerando che siamo a circa 30 km di distanza, che per lo più sono di strada statale a doppia corsia e infatti poco dopo le 10:35, siamo al parcheggio. Consegno le chiavi, carichiamo gli zaini sulla navetta e assieme ad altri clienti del parking, in un attimo siamo davanti alla porta numero 19 al piano delle partenze, che insieme alla numero 13, è l’unica da dove è possibile entrare da quando è scoppiato il corona virus.
Le porte invece adibite ad uscita sono esclusivamente la numero 16 e la numero 17. Passiamo nel corridoio dove viene rilevata la temperatura, arriviamo al controllo bagagli, entriamo nell’area dei Duty free e aspettiamo che sul tabellone appaia il Gate A28, da dove imbarcheranno il nostro volo. Puntualissimi e solo dopo aver compilato il modulo di sicurezza per il covid, partiamo alle 12:40 alla volta di Atene.
Il tempo di volo è di circa 2 ore e 30 minuti ed essendo Atene a +3 ore rispetto al GMT, mentre l’Italia si trova a +2, al nostro arrivo dobbiamo spostare gli orologi avanti di un’ora. Questo vuol dire che partendo alle 12.40, atterriamo alle 15:10 ora italiana, che ad Atene sono le 16:10. Da qui, una volta usciti dall’aeroporto, prendiamo il bus X95, che in poco più di un’ora ci porta in piazza Syntagma, che per intenderci è quella del Parlamento, del milite ignoto e del cambio della guardia.
Nella medesima piazza, c’è in capolinea del bus turistico rosso, dove ci rechiamo per acquistare un biglietto valido 24 ore, a cui se ne aggiungeranno altre 24 gratis offerte dalla compagnia. In questo modo, oltre ad avere la possibilità di iniziare a prendere dimestichezza con la città, risparmiamo circa 3km a piedi, visto che il nostro alloggio si trova alle spalle dello stadio Panathinaiko, ovvero vicino alla fermata numero 4. Una volta giunti davanti a casa, apro il file che mi ha inviato la proprietaria dell’appartamento, con le indicazioni relative al self check in, ed inizia il divertimento.
Non le avevo lette prima e scopro con piacere una cosa che, dopo oltre 200 tra hotel, appartamenti, ostelli, campi beduini e anche camere di boat hotel in cui sono stato durante i miei viaggi, non avevo mai visto. In pratica davanti alla porta del palazzo, c’è una recinzione di metallo che delimita le piante della strada, a cui è stato apposto uno strano lucchetto con contenitore e un codice di 4 cifre. Inserendo le 4 cifre che ho nel file, si apre il lucchetto e si apre uno sportellino, che contiene 2 piccoli mazzi di chiavi. Una volta preso il mio, quello rosso, devo richiudere la portina, riagganciare il lucchetto all’inferiata ed ecco fatto che ho la chiave.
Tutto a posto direte voi !! No… perchè nel mazzo non c’è la chiave del portone, che si apre con un altro codice di 6 cifre sempre segnato sul file che ho ricevuto via mail. A questo punto siamo dentro le scale del palazzo e quasi come se stessimo giocando insieme a Jigsaw l’Enigmista, il protagonista del famoso film horror, ci iniziamo a chiede quali altre sfide ci attendono. Usiamo la chiave per aprire la porta di casa, dove veniamo premiati per gli sforzi fatti, visto che è davvero molto bella e confortevole.
C’è l’atrio di ingresso con il corridoio, la cucina, il salotto, la grande camera da letto matrimoniale per Carlo e Paola, il bagno con doccia e lavatrice e una porta che però è chiusa a chiave. Dopo un primo entusiasmo, faccio per andare in camera a mettere il mio zaino e la mia roba a posto e sorpresa… ecco cosa manca, la cameretta o comunque il terzo letto. Chissà dov’è ??
Nella sala però, c’è un divano, che forse si trasforma in letto, però a guardarlo bene, è un divano semplice che non diventa letto, quindi qualcosa non torna.
Riguardo la prenotazione, guardo le foto presenti e la casa è proprio questa, la cucina è questa, la sala anche, il bagno anche e la camera pure, ma c’è anche un’altra camera che però qui non c’è !! Vuoi vedere che è proprio dietro alla porta chiusa a chiave?? L’unica cosa da fare è provare con la tecnica dell’enigma, ovvero cercare se in casa, da qualche parte, c’è una chiave che apre quella porta e infatti dopo un po di ricerca tra tazzine e bicchieri, soprammobili e oggetti vari, ecco una chiave che apre quella porta dietro cui si trova la mia camera con un bel letto singolo, una scrivania e anche nel bel mezzo uno stendino carico di federe, lenzuola e altri panni lavati e stesi. Lo sposto sul balcone, appoggio la mia roba sul letto e vista l’ora, decidiamo di uscire subito a cena, che tanto alla casa dell’enigmista ci posso pensare anche dopo.
Dando un’occhiata ai ristoranti della zona, alle recensioni e ai consigli di un simpatico signore proprietario di un negozio a cui ho chiesto consiglio, siamo arrivati in Plateia Proskopon, che dista una decina di minuti a piedi dal nostro appartamento e ci siamo seduti a un tavolino, dove un cameriere ci ha portato un menu ricco di piatti sostanzialmente tipici della cucina greca. Molto affamati, abbiamo fatto la nostra ordinazione. Io ho chiesto un’insalata greca e una porzione di Tzatziki con il pane, che ho divorato, in attesa che arrivassero le tre porzioni di agnello al forno con le patate.
Tutto molto buono, saporito, fresco e tradizionale, visto che in un solo pasto sono riuscito a gustare molte delle cose che avevo inserito all’interno del programma di viaggio, sotto la voce “ piatti da mangiare”. Come bevande, mentre Carlo e Paola hanno preso una bottiglia di acqua frizzante, io ho preferito abbinare una birra Mythos, che è molto buona, famosa e apprezzata in tutta la Grecia.
Intorno alle 22 circa, finito di mangiare con la calma e il relax tipico di chi sa di avere davanti 3 giorni di scoperte e avventura, ci incamminiamo lungo il viale Vasileos Konstantinom dove incontriamo lo stadio Panathinaiko, per poi seguire Vasilissis Olgas che ci porta davanti al parco del centro conferenze Zappeion che vediamo illuminato alla nostra destra. Seguendo ancora oltre poi, giungiamo fino al Tempio di Zeus Olimpo prima e all’Arco di Adriano poi, che abbiamo alla nostra sinistra.
Controllo il telefono ogni tanto, perché durante la cena, ho inviato un messaggio alla padrona di casa, per chiedere come mai la mia camera fosse inibita dal resto dell’alloggio, per avvisare che avevo trovato le chiavi, che avevo aperto, che avevo messo lo stendino sul balcone e per metterla al corrente che quella che era sembrata una dependance, l’avevo trasformata nella mia stanza. Il messaggio però, forse data l’ora tarda, non è ancora stato visualizzato e non c’è quindi risposta.
Quando ormai la mezzanotte è passata da un po, torniamo verso il nostro alloggio per fare una doccia e andare a dormire, considerando che domattina abbiamo intenzione di alzarci intorno alle 8 e fare colazione in un bar della zona, prima di tornare alla fermata dell’autobus turistico e raggiungere la fermata numero 7, la più vicina all’Acropoli, che abbiamo intenzione di visitare per prima, sia perché è un po il pezzo forte della città e poi perché probabilmente nelle prime ore della giornata il caldo del 12 Agosto sarà un po più sopportabile.
Per oggi quindi è tutto e nel ringraziarvi per aver dedicato del tempo al mio blog, vi do appuntamento al prossimo diario relativo al nostro viaggio ad Atene.
Lo potete trovare subito dopo questo e potrete scoprire ciò che abbiamo visto e fatto in città con Carlo e Paola nel secondo giorno in terra ellenica, tra templi antichi di potenti divinità.
Buona Continuazione.