Questa mattina, ho puntato la sveglia alle 8:30, in modo da essere lavato e vestito col costume a pantaloncino, maglietta a maniche corte, zainetto sulle spalle contenente telo mare, lenti a contatto, maschera con boccaglio, ciabatte infradito e tutto il resto, pronto per andare a fare un giro al porto e sul molo in direzione sud e per poter poi imboccare la statale che porta oltre il ponte e oltre il bosco, fino a Zaboric. Una volta giunto al porto, ho chiesto qualche informazione agli anziani intenti a chiacchierare sulle panchine, soprattutto su come raggiungere l’isola di Krapanj che si trova proprio davanti a Brodarica. In pratica, mi dicono che c’è un’imbarcazione ufficiale, che ogni mezz’ora, attraversa il canale da una parte all’altra per portare i turisti, ma che nel caso in cui non si voglia aspettare, c’è un pescatore che con qualche kuna in più, è disposto ad accompagnare le persone oltre che sull’isola, anche eventualmente in altri posti. Memorizzata l’informazione, proseguo il mio cammino, fino alla fine del territorio di Brodarica, ed inizio ad attraversare il lungo ponte in direzione sud.

Dopo una quarantina di minuti, arrivo finalmente alle prime case di Zaboric,  che guardandole meglio, sono più simili a delle grandi villette indipendenti, molte delle quali munite anche di piscina interrata privata. Proseguo ancora  lungo la statale per qualche centinaio di metri, fino a raggiungere la piccola chiesa del paese, dedicata Sant’Anna. Faccio qualche foto, entro 5 minuti per vederla, oltre che per riposarmi e una volta uscito, vedo davanti a me, sull’altro lato della statale, quello che porta al mare, un piccolo supermercato in cui entro a prendere un succo alla pesca e un panino con un salume tipico dei Balcani e del formaggio a fette. Quando finalmente arrivo in spiaggia e trovo Carlo e Paola che prendono il sole, sono circa le 11:15. È un po tardi per fare il bagno e asciugarsi entro mezzogiorno, ma per fortuna non devo neanche stare troppo tempo sotto il sole, che non amo particolarmente, prima di poter andare via a piedi con loro, diretti a casa a pranzare.

La casa che gli ho trovato su Internet quando mi chiesero consiglio sulla Croazia, devo dire che è posta in un bel contesto, con balcone, piccola cucina con fornello elettrico, in un edificio moderno e di recente costruzione, vicina al mare e che corrisponde con le foto che avevamo visto online. Ritengo anche che il prezzo pattuito col padrone di casa per questi 15 giorni, è stato molto buono, considerando la zona in cui ci troviamo e considerando anche il fatto che per lo stesso appartamento, se avessimo prenotato nel mese di Giugno, sarebbe servita una cifra di oltre tre volte superiore e che a mio avviso sarebbe stata troppa. Probabilmente, da queste parti, la calma, la pace, il silenzio e l’assenza di confusione, è una cosa che si paga davvero cara, visti i prezzi e visto il fatto che non ci sono hotel, ostelli o campeggi ma solo ville e appartamenti.

Una volta finito di pranzare, Carlo va a fare il suo consueto pisolino pomeridiano, intanto che Paola riordina la cucina. Mentre parliamo del più e del meno, guardando dalla finestra della casa che da sul balcone, vediamo il cielo che inizia a scurirsi poco alla volta, fino al punto in cui inizia anche a tuonare e a piovere. Anche oggi ciao mare, ciao spiaggia e ciao bagno.

Parlando poi tutti insieme in video chiamata con mia mamma che è in Italia, le mostro le piantine di bouganville che hanno comprato nei giorni scorsi in un vivaio non lontano da qui e che stanno prendendo un po di pioggia sul balcone. Ovviamente mai errore fu tanto grande, perché ora ne vorrebbe, almeno una, anche lei. Il tempo non è dei migliori, al mare non si può andare e cercavamo proprio qualcuno, che ci desse qualcosa da fare, così ci mettiamo in auto e andiamo al vivaio, a prenderne altre due, una viola e una bordeaux. Le carichiamo in auto, torniamo a casa a portarle in modo che non soffrano troppo, ed essendoci ormai rassegnati al fatto che non pieve più, ma le nuvole sono rimaste a coprire il sole, proseguiamo il nostro tour delle città, andando a visitare la graziosa Primosten.                            

Primosten è una cittadina di poco meno di 3000 abitanti, che si trova 20 km a sud di Brodarica in direzione di Spalato e il suo piccolo centro, si trova su una penisola tondeggiante. Una volta giunti in città, lasciamo l’auto in un parcheggio custodito e ci avviamo lungo la passeggiata piena di negozi che ci porta fino alla porta d’ingresso della zona vecchia e che si trova nel punto in cui la penisola resta collegata alla terraferma. Qui, nei pressi della porta, c’è una piccola piazzetta con sia sulla parte destra che sulla parte sinistra, i bagnanti intenti a rilassarsi sulla piccola spiaggia cittadina di Mala Raduča. Una volta entrati all’interno delle mura, ci troviamo subito in un’altra piccola piazzetta, con due strade in leggera salita, che viaggiano più o meno in parallelo, fino alla parte più alta del centro, 200 o 250 mt più avanti, dove si trova la chiesa di San Giorgio e il piccolo cimitero. Per salire prendiamo il sentiero di destra fino in cima, mentre per scendere, facciamo l’altro, ma entrambi sono molto graziosi e caratteristici perché attraversano luoghi antichi.    

Tornati alla macchina, dopo un’ampia visita di Primosten, ci accorgiamo che si sono fatte le 18 e che quindi,  possiamo organizzare la serata, andando a cena e poi essendo praticamente l’ultima sera dove è possibile fare tardi, potremmo andare a visitare Vodice, un’altra città in cui Carlo e Paola sono stati diversi giorni negli anni passati e che ritengono molto bella turisticamente. Per la cena, decidiamo di fermarci al ristorante in cui ho mangiato  il risotto con il polpo la prima sera, dove ho mangiato il fritto misto con le patatine ieri pomeriggio e dove mi hanno offerto le tre birre ieri sera, il ristorante Oli di Brodarica. Appena entrati, prendiamo posto in un tavolo all’aperto dove diversi altri commensali stanno mangiando e chiacchierando allegramente e prendiamo un antipasto misto di pesce con spaghetti allo scoglio per me e una grigliata mista di carne per 2 persone con montagna di patatine fritte per loro. Una volta finito di cenare, concludiamo con un ottimo caffè espresso all’italiana e quando sono da poco passate le 20:30, ci avviamo verso la città di Vodice.          

Vodice è una città che si trova a 25 km direzione nord rispetto a Brodarica e che pur registrando una popolazione di circa 10.000 persone, sembra molto più grossa, per via dei tanti turisti e dei grandi hotel, tra cui il più importante e famoso è l’Olimpia Sky che ricorda la plancia di comando di una nave da crociera a grandezza naturale. Questo hotel, oltre ad essere un cinque stelle, ha camere che partono da 280 € a notte. Le mie due guide, conoscono bene questa città e Carlo sa dove andare a parcheggiare per essere in un attimo sulla passeggiata lungomare, che conduce alle aree importanti della vita cittadina nelle serate estive : Via Artins. Come prima cosa, mi accompagna attraverso un percorso fatto di piccoli chioschi di souvenir, di giostre per bambini, di bar, ristoranti e bancarelle di tutti i tipi, fino ad arrivare nella spiaggia di fronte al maestoso Olimpia Sky, che posso fotografare ed ammirare in tutta la sua bellezza con le luci blu dell’enorme piscina che lo illuminano. In giro, c’è davvero molta gente rispetto ad altre città, forse perché Vodice, può essere paragonata a livello di importanza per la Croazia, alle nostre città di Viareggio, di Lignano Sabbiadoro o di molte altre.

Per arrivare fino all’hotel, abbiamo dovuto percorrere la strada del parco, che passa davanti a Male Vrulje Beach e il Baloo Beach Club, che dobbiamo ora ripercorrere in senso contrario, per tornare su Via Artina, dove Paola è rimasta ad aspettarci su una panchina al fresco di una leggera brezza marina. Da qui, proseguiamo fino a dove si trova la stazione centrale degli autobus, davanti al porticciolo. Continuando ancora, seguendo il porto turistico, inizia una zona pedonale molto bella, piena di ristoranti, bar, negozi e tante panchine, dove la gente, seppur distanziata, è comunque tanta, rispetto a ciò che ormai siamo abituati a vedere. Questa, non è una città di grossi monumenti artistici vecchi, ma è più che altro una località balneare, dove la gente passeggia guardando le bancarelle, i negozi e bevendo un drink, dopo aver cenato in uno dei tanti ristoranti tradizionali croati.  A un certo punto, arrivati sul molo principale, vedo la grossa installazione bianca, che rappresenta un fiore appena sbocciato, in memoria di tutti i partigiani di Vodice, caduti durante la seconda guerra mondiale. A questo punto, è ormai mezzanotte, quando decidiamo di tornare indietro lungo circa 3 km che ci separano dalla macchina, per fare rientro a casa. La serata è stata divertente, le bellezze della città le abbiamo viste in concomitanza con la vita notturna e quindi possiamo andare a dormire contenti della nostra giornata. 

Una volta giunti a casa, scendo dall’auto al solito posto, in modo che loro possano continuare per gli ultimi 4 km fino a Zaboric. Passando davanti al ristorante, noto che è ancora aperto quando l’una di notte è passata da quasi venti minuti. Al contrario di ieri sera però, decido di proseguire dritto senza entrare, per non correre il rischio di ripetere le medie di ieri. Una sola, bella fresca, la berrei volentieri, ma due o tre,  proprio non mi vanno, così proseguo e vado dritto a casa. Entrato dalla porta, mi ricordo che devo dare da bere alle due piantine che abbiamo acquistato oggi, perché Carlo si è tanto raccomandato. Finalmente, mi butto nella doccia, prima di mettermi nel letto ad appuntare sull’Ipad, le cose importanti della giornata, per poi preparare questo mio scritto, che ora state leggendo. Nonostante qualche goccia di pioggia e un po di nuvole, siamo stati bravi a trasformare in oro anche questa giornata, così che domani, possiamo dedicarci alle ultime cose, preparare la macchina e andare a letto presto, perché partiremo nella notte tra Domenica e Lunedì alle 2 circa. Ora però, spengo la luce, punto la sveglia e ringraziandovi come sempre per il tempo speso sul mio blog, vi saluto e vi do appuntamento a domani.

Buona Notte .