Era il 25 Agosto della scorsa estate, quando a casa di mia nonna, dopo aver pranzato, mi sdraiai sul divano in salotto a godermi l’aria fresca del condizionatore e a leggere i messaggi arrivati alla mia casella di posta elettronica. Tra le tante pubblicità, notai subito quella della compagnia aerea Easyjet, che mi informò che all’interno del loro sito internet, c’erano un gran numero di offerte relative ai voli nei mesi invernali. Non servirono molti sforzi, per convincermi ad andare a dare un’occhiata. Tra una località che non mi interessava e una dove ero già stato, saltò fuori Hurghada e fu un colpo di fulmine.
Guardai le date, incrociai i prezzi, feci due conti e trovai che l’offerta imperdibile sarebbe stata dal 20 al 30 Gennaio 2019, dove sarei andato a pagare solo 80 Euro per volo di andata e ritorno. Lasciai un attimo in stan by la pagina di Easyjet per andare a consultare l’app del sito di hotel, a cui di solito mi affido e trovai un’offerta imperdibile riguardante una struttura che si trova su Sheraton Road, con belle stanze, ampia piscina, supermercato a 20 metri dall’ingresso e sul lato opposto della strada rispetto al mare, al prezzo di 11 euro a notte !!
Avete capito bene, 110 euro per l’intero soggiorno che compresi gli 80 euro per i voli, portano il totale a 190 euro per 10 giorni al caldo dell’inverno egiziano, dove le temperature, non scendono mai al di sotto dei 15° neanche di notte.
Prenotai entrambi, voli e hotel, pagai tutto subito per non avere problemi e pensieri futuri ed eccoci qui, al 15 Gennaio, dopo essere andato ieri a comprare la guida dell’Egitto, ad organizzare e prepararmi su ciò che vorrò fare, vedere o mangiare durante il mio viaggio.
Dopo 7 anni, torno finalmente nella terra dei Faraoni
Dieci giorni possono sembrare davvero tanti, ma non lo sono affatto in una località dove c’è un mare straordinario, spiagge rilassanti e una temperatura che permette di fare il bagno e prendere il sole anche tutto il giorno come faremmo in estate in una delle tante località balneari italiane. Certo, l’acqua non sarà calda come piace a me, ma per uno, cresciuto tra le risaie e le zanzare in estate e la nebbia e il ghiaccio in inverno, va più che bene. Poi, tra l’altro, dalle mie parti, dicono che “Piutost che nient l’è mei piutost”!
Tra un’occhiata veloce al libro che leggerò con calma nei prossimi giorni e una sbirciata su internet, inizio a segnarmi quelle che sono le cose fondamentali che mi interessano, per poi cercare, una alla volta, di andarle a vedere. Mi segno qualche spiaggia interessante come Old Vic Beach e Mahmya Beach, entrambe non lontano dal mio hotel e raggiungibili con una piacevole passeggiata, l’intera zona di Old Hurghada, quella vera, la più autentica e da dove tutta questa zona è nata e la zona di Marina Hurghada, piacevole porticciolo per imbarcazioni turistiche con negozi e ristoranti, anch’essa raggiungibile a piedi, vicino al mercato del pesce e alla moschea Al Mina. Mi appunto anche la Sheraton Road, la grande via dove si trova il mio hotel, insieme a molti degli hotel più conosciuti della città tra cui il Sea Gull e il Bella Vista.
Riprendo questa mia anteprima, dopo essermi fermato un paio d’ore a cavallo del mezzogiorno, dove pensando e anche ripensando a quanto letto stamattina sulla città e sui 10 giorni da organizzare, mi è saltata alla mente un’idea tanto folle quanto assolutamente in linea con la mia idea di viaggio. Perché, vista l’occasione che ho di stare li 10 giorni, a un prezzo così basso, non ne approfitto per utilizzare i soldi risparmiati, per prendere un volo interno ed andare un paio di giorni intermedi, (portando solo uno zainetto con l’indispensabile e lasciando il bagaglio in camera mia a Hurghada), per andare a vedere Il Cairo, le Piramidi con la Sfinge, il Museo Egizio e il Nilo, per poi ritornare indietro con un altro volo interno a giro concluso?
Sarebbe un sogno che si realizza, riuscire ad andare a Giza, dove sin da piccolo immaginavo un giorno di andare a vedere quelle Piramidi, che stanno li a scrutare tutti quelli che gli passano davanti e che gli vanno a rendere omaggio, come si fa con una persona anziana che tante cose ha vissuto e visto succedere, sempre sotto lo sguardo vigile della Sfinge, che da vicino controlla tutto e tutti, come un fedele amico a quattro zampe.
Accendo il pc e inizio a cercare quali soluzioni posso valutare e tra un’opzione e l’altra, trovo quella che più mi convince e mi conviene, per limitare i costi, concentrare le energie e vedere il più possibile. Mi affiderò a un’agenzia turistica, anche perché, visti i prezzi dei voli interni comprati privatamente, conviene acquistare un pacchetto con in più la guida, l’autista, i pranzi e l’hotel a Il Cairo, compresi nel prezzo.
Dopo le Piramidi, il Mar Rosso, è di sicuro la seconda cosa che salta alla mente quando si nomina l’Egitto, quindi, avendo come destinazione Hurghada, è quantomeno necessario pensare a costume, ciabatte infradito, telo mare e maschera con snorkel, anche se Gennaio non è Agosto. Il mio hotel, non ha una sua spiaggia, ma leggendo nelle informazioni generali, ho scoperto che ha diverse convenzioni, che permettono, con pochi euro, di accedere ai lettini, agli ombrelloni, alla spiaggia e alle piscine, dei villaggi vicini.
Poco distante comunque, ci sono anche le due spiagge private, di cui avevo letto le lodi di altri visitatori che le hanno provate e recensite, dove con davvero pochissimo, puoi accedere alla spiaggia con tutti i confort, spogliatoi, docce, angolo massaggi a pagamento e anche un ottimo ristorante che prepara pesce fresco. Io non amo la classica vita da spiaggia con turni di 8 o 9 ore divisi tra mattina e pomeriggio e intervallati da una pausa pranzo al chiosco della spiaggia o al ristorante dell’hotel, come fanno molti turisti in estate sulle nostre spiagge, perché dopo 3 ore al massimo, comprensive di bagni e cambi, sono già stufo e devo andare a fare o vedere qualcosa in giro per la città, ma è normale che qualche volta fa piacere rilassarsi tranquilli, soprattutto sotto il sole dell’Egitto, sulle rive di uno dei mari più belli del Mondo.
Se avete dato una sbirciatina alla sezione “Chi sono” di questo sito, saprete che in passato, ho praticato subacquea, arrivando a conseguire il brevetto di istruttore, prima di mettere un po in stand by questa passione e dedicarmi ad altri hobby. Per questo, mi è capitato di frequentare diverse volte Sharm el Sheik, soprattutto per immergermi, quindi so bene quali meraviglie incredibili si possono ammirare lungo la barriera corallina e nei fondali di questo mare, ma è troppo che non mi immergo, quindi in questo viaggio credo proprio che mi limiterò a qualche timida nuotata.
Sempre sulla guida, ho letto una parte che parla della località di El Dahar, che è la parte vecchia di Hurghada, quindi anche la zona più autentica, vero cuore pulsante di questa parte di Egitto, dove si svolge la vita delle persone che vivono qui, al di fuori del circuito turistico. Non essendoci mai stato prima, ma al tempo stesso essendo stato in molte altre località dalla storia simile a questa, anche ad Hurghada mi aspetto di trovare aree completamente nuove, costruite a misura di turista per soddisfarne le esigenze di svago, divertimento e confort.
El Dahar quindi, risulta essere la zona ideale dove andare, se si vuole conoscere la vita della comunità, i costumi, gli usi e i cibi tradizionali. Qui, dovrei trovare le donne che nei mercati fanno la spesa, gli anziani che ai tavolini di un caffè, al contrario del suo nome, bevono tè egiziano con la menta e giovani gruppi di ragazzi, che appoggiati a una panchina, chiacchierano ai bordi di una strada, dove auto e taxi sfrecciano nell’assordante strombazzare del codice dei clacson, che solo in Egitto sanno usare.
Credo che girerò molto questa parte della città, perché dovrebbe essere pressapoco come quella che a Sharm viene indicata col nome di Old Market, mentre, la zona che si trova a sud, a 5 o 6 km oltre la fine di Sheraton Road, che la guida chiama Hurghada Promenade, dovrebbe essere una sorta di Naama Bay. Ora che ne so qualcosa di più, credo inizierò a informarmi un po sull’ambito gastronomico, perché ho molti pasti davanti a me e non sia mai che mi faccia cogliere impreparato.
Conosco un po’ la cucina egiziana proprio perché sono stato diverse volte in Egitto e so che quasi nessun piatto è tipico o quantomeno unico di questa nazione. Quello che si può mangiare a Hurghada infatti, come in tutto il resto della nazione, è condiviso con molti altri paesi arabi come il Libano, la Giordania, la Turchia o l’Iran, tanto che ormai non si sa più esattamente quale di queste nazioni, sia la madre di questo o di quel piatto.
Una cosa è certa però, cioè che da queste parti, se ci si butta sul pesce, non si sbaglia mai, perché la freschezza è garantita, i prezzi sono davvero ottimi e le varietà tra qui scegliere, sono in alcuni casi talmente tante, che in un’intera vacanza, si potrebbe mangiarne ogni giorno, senza mai ripetere lo stesso tipo di animale per due volte. Mi aspetto grossi pesci alla piastra, Gamberoni e gamberetti alla griglia, calamari fritti o fritto misto, zuppe di pesce, cozze in umido col pomodoro o bianche, frutti di mare misti e chissà quante altre cose mi staranno sfuggendo.
Quasi sicuramente poi ci saranno negozi o ristoranti che preparano shawarma, falafel, polli allo spiedo, patate fritte o insalate e agnello, oltre a tutti le più famose catene di fast food del mondo, che frequento, ma molto raramente. Per quanto riguarda invece le bevande, so che gli egiziani amano bere tè con la menta, gli infusi di menta, gli infusi di carcadè e rigorosamente, con i sedimenti che devono depositarsi sul fondo dopo aver mescolato, cioè senza i filtri come usiamo abitualmente noi. Anche il caffè, soprattutto quello che io conosco con il nome di caffè alla turca, è una bevanda che piace molto da queste parti e che si trova molto facilmente.
Per quanto riguarda gli alcolici, essendo un paese musulmano, non saranno certamente presenti nei supermercati, in tutti quei locali e in tutti quei ristoranti più tradizionali e meno turistici, dove sono abituati a servire gente del posto o di tradizioni arabe, ma in tutte le strutture turistiche o frequentate da turisti, credo che si potrà trovare qualsiasi cosa. Secondo le previsioni e per quanto letto fino ad ora, l’alimentazione sarà l’ultimo dei miei problemi e anzi, dovrò stare attento a non tornare con altri 5 kg in più, come avviene di solito.
In conclusione e da quello che ho potuto vedere e leggere in questo periodo, ma che continuerò ad approfondire nei 5 giorni che mancano alla partenza, l’idea di prenotare questo viaggio è stata ottima, anche perché qui a Novara fa decisamente freddo, c’è ghiaccio e brina ovunque. Non mi dispiace affatto l’idea di poter passare dal giubbotto e pantaloni pesanti, alla maglietta maniche corte, i pantaloncini e le ciabatte infradito.
In più, Inshallah, (termine che in arabo significa “Se Dio Vuole”), tra qualche giorno potrò finalmente vedere anch’io, l’ultima delle 7 Meraviglie del Mondo Antico ancora esistenti sulla Terra e magari anche entrarci, per arrivare alla stanza del Faraone Cheope, padre di Chefren e nonno di Micerino, ovvero i due faraoni che riposavano nelle altre due piramidi più grandi li a fianco.
Nei giorni che verranno, preparerò il bagaglio con il necessario per questa avventura e passo passo, appena riuscirò nell’arco delle giornate, vi aggiornerò sui progressi della vacanza. Vi raconterò un po quello che faccio, quello che andrò a vedere, quello che assaggerò, postando anche qualche foto, per provare a far vivere anche a chi per problemi, impegni o impossibilità, non può recarsi di persona e apprezza poterlo fare almeno con le ali dell’immaginazione attraverso un blog.
Buona continuazione e grazie per avermi dedicato, qualche minuto del vostro tempo.