Con la sveglia che è suonata alle 8:00, è iniziata la giornata di viaggio verso Ancona, dove mi aspetta il traghetto che nella notte, mi porterà a Spalato, in Croazia. Dopo aver acquistato i biglietti tramite l’app di Trenitalia, sono partito alla volta di Milano, dove ho preso il regionale veloce che avrebbe dovuto portarmi a Fidenza per fare l’ultimo cambio, con un nuovo regionale veloce, per poter arrivare ad Ancona alle 17:50 circa. Ma perché allora sto scrivendo questo pezzo di reportage da un vagone del Frecciabianca che da Milano va a Lecce ??                                                                  

Ho scritto avrebbe dovuto, perché, una volta giunti a Casalpusterlengo, il treno si è dovuto fermare un’ora per un guasto alla linea, nella stazione di Codogno e quando finalmente è ripartito, consultando e incrociando tramite l’app le coincidenze, le stazioni, gli orari ecc, è stato subito chiaro che non c’era più modo di arrivare ad Ancona per imbarcarmi sul traghetto, se non salendo impropriamente sul Frecciabianca per Lecce alla stazione di Piacenza, che tra le altre fermate, per fortuna, effettua anche quella di Ancona.

Scendo dunque a Piacenza e prendo il Frecciabianca ma una volta salito sul nuovo treno, mi trovo a dover pagare “soli” altri 34€ di supplemento, dopo aver già pagato in precedenza gli altri 34€ per un treno che, a causa dei loro ritardi e in generale per i servizi che in Italia fanno acqua da tutte le parti, non ho potuto utilizzare.

In ogni caso, adottando questa soluzione, alle 16:50 ho potuto mettere piede finalmente ad Ancona, da dove, col il bus 12 che si prende alla pensilina davanti al bar della stazione, raggiungo l’edificio della biglietteria e check in del porto, dove converto la prenotazione in biglietto e dove compilo il modulo online per poter ricevere il codice di accesso da presentare una volta giunto in Croazia. Questo codice e questo modulo, è solo per questo periodo di emergenza Covid. Tra una cosa e l’altra, si sono fatte ormai le 17:40, quindi anche per questa volta, non potrò fare un giro a visitare la città, almeno nella zona adiacente al porto, ma pazienza, sarà un motivo in più per tornare. Non mi resta quindi, che attendere pochi minuti la navetta numero 20 gratuita,  che dalla zona dell’accettazione mi porta al molo numero 11, dove svetta il grande traghetto SNAV, che sta imbarcando già le prime auto e le poche persone.

Mi presento al controllo bagagli, do il documento d’identità alla poliziotta che mi attende al varco e finalmente sono libero di salire a bordo, non prima di aver scattato qualche foto al traghetto e ad altre imbarcazioni presenti nel porto. Una volta a bordo, appoggio il mio zaino nella sala bar, prima di recarmi al ponte più alto per poter godere del panorama mozzafiato che mi circonda. Il comandante, dagli altoparlanti presenti un po in tutte le aree dell’imbarcazione, si presenta, ci da il benvenuto su quella che in quel momento, scopro chiamarsi Motonave Aurelia, che questa notte effettuerà la rotta Ancona Spalato, dove l’arrivo è previsto intorno alle 7 di domattina. Illustra tutte le procedure da seguire in caso di emergenza e quando il mio IPhone segna le 20, iniziamo a muoverci, pronti per la traversata.

Circa 10 minuti dopo aver lasciato il porto, il comandante, annuncia che il ristorante e la pizzeria a bordo al ponte 7, sono operativi e funzionanti per chi volesse cenare, ma essendomi portato del cibo da casa, resto sui divanetti del bar, dove però prendo una fantastica bottiglia di Falanghina fredda, che oltre ad essere buonissima, concilia anche il sonno. Finito di cenare, lascio il bagaglio li dove si trova e mi reco all’esterno per fare qualche foto, guardare il tramonto all’orizzonte e godere un po dell’aria ricca di salsedine, tipica delle traversate col traghetto. Quando rientro nella grossa sala, una cantante di piano bar, ha iniziato ad intrattenere gli ospiti con canzoni tipiche del repertorio italiano.

La musica è piacevole, l’ambiente davvero elegante e il mare calmo al punto che sembra di essere fermi, anche se fuori, da quasi mezz’ora ha iniziato a piovere. Le persone che hanno prenotato una camera, così come quelli che hanno riservato un posto nelle poltrone, intorno alle 23 iniziano ad andare a dormire e alle 24 circa, quando anche il piano bar cessa l’accompagnamento musicale, rimaniamo talmente pochi, che gli enormi divani della sala, fanno da letto comodo anche a noi che invece, abbiamo acquistato il passaggio ponte. Per chi non fosse pratico di traghetti, il passaggio ponte, è la categoria più economica che si possa acquistare e che nel mio caso ammontava a 19 euro. Con questo biglietto, si ha diritto a rimanere all’interno della grande sala bar, senza poter andare ne nella sala poltrone, (simili a quelle di un’aereo) e tantomeno nelle cabine con il letto.

Diciamoci la verità, chi riesce a dormire comodo sulle poltrone dell’aereo?? Io non ci sono mai riuscito e anzi, preferisco dormire per terra piuttosto che su una di quelle poltrone. In più, essendoci davvero molti divani nella sala bar come quelli che potete vedere in foto sopra, è molto ma molto più comodo restare li, spendendo pochissimo. E sia chiaro, potete andare in giro per la motonave dove vi pare senza problemi, così come utilizzare qualsiasi spazio comune, proprio come tutti gli altri e l’unica differenza resta solo il letto. Sull’imbarcazione, oltre al bar, il ristorante e la pizzeria, c’è la chiesetta, un negozio di profumi e diverse altre cose che però, per i viaggi brevi, restano chiusi e non disponibili.

Non c’è altro da fare ora, se non scambiare quattro chiacchiere con un ragazzo francese, di Parigi, ma con origini Algerine, che si trova sul divano non lontano da me e che vuole girare i Balcani con la bicicletta che ha imbarcato nel garage del traghetto e con la quale, da Parigi, è giunto fino ad Ancona. Finisco la Falanghina, finisco di scrivere questa parte di articolo per passare un po il tempo non avendo neanche più la linea internet e poco dopo mi addormento, cullato dal mare, dal vino e soprattutto dal fresco dato dal condizionatore. Tra poche ore sarò di nuovo, dopo 5 anni, in Croazia, al porto di Spalato, dove sono d’accordo di incontrare Carlo e Paola per visitare insieme la città, prima che mi accompagnino a Brodarica, il paese a 3 km da quello dove loro stanno trascorrendo le ferie dal 5 di Luglio.

Domani, vi racconterò la prima vera giornata in terra croata dopo questa che mi ha visto affrontare quasi 24 ore di viaggio. Vi racconterò Spalato, le sue meraviglie e le impressioni di Carlo e Paola su Zaboric, la cittadina in cui stanno trascorrendo queste vacanze 2020, dove però, come previsto, il numero dei turisti è lontano da quello degli anni passati, così come in Italia e in tutte le città del Mondo.

Buona Notte Amici e a domani.