Venezia, appare oggi tra le punte di diamante del nostro patrimonio artistico italiano e richiama molti turisti provenienti da tutto il mondo.
In questo magnifico contesto, sono successi moltissimi avvenimenti belli e indimenticabili, ma anche tanti eventi negativi.
Per questo, oltre ad essere la città degli innamorati, è anche uno scrigno di storie drammatiche.
Racchiude e nasconde al suo interno, luoghi carichi di mistero, dolore e negatività.
In questo secondo voglio farvi conoscere tre luoghi, ricchi a volte di dolore e sofferenza e altre di maledizioni e drammi.
primo luogo
Il Casino degli Spiriti
Il Casino degli Spiriti, fa parte del Palazzo Contarini dal Zaffo. Attorno a questo luogo si rincorrono storie di fantasmi e ritrovamenti di cadaveri, che nel corso degli anni vi si sono succeduti. Davanti all’edificio, molti veneziani assicurano di aver visto delle luci ondeggianti e ad intermittenza, a cui non sono riusciti a dare nessuna spiegazione. Vi fu anche un periodo in cui si ritiene che il Casin, fosse la sede di una setta che organizzava riti satanici, perché vi sono documenti dell’epoca dove testimoni dicono di aver visto tra la nebbia ricorrente del luogo, persone incappucciate e nascoste da mantelli, con in mano delle fiaccole che arrivavano in processione, prima di sparire al suo interno. Spesso, gli sfortunati che si trovavano nella zona, udivano anche strani rumori e canti, diffondersi per tutta la laguna circostante.
E DENTRO?
Pare che all’interno vi sia sicuramente un fantasma, quello di Luzzo, pittore del ‘500 che nelle stanze del Casin si incontrava con Tiziano, Giorgione e Sandolino, nel periodo in cui queste stanze erano un ritrovo per nobili, politici, letterati ed artisti veneziani, che si accompagnavano con donne libertine e non di rado prostitute.
Pare proprio che una di loro, Cecilia, fece perdere la testa a Luzzo, senza però essere corrisposto. Una notte Luzzo lasciò la stanza dove si trovavano tutti, prese un fucile e si sparò. Da quel giorno, vari testimoni affermano che il suo fantasma e la sua anima innamorata e tormentata, vaghi ancora per le stanze del palazzo in cerca dell’amore di Cecilia.
NON SOLO SUICIDI
Nel 1929, proprio al suo interno, vennero ritrovati i cadaveri di quattro persone, a cui erano state tagliate la testa e la mano. Nel 1947, a causa della crisi del dopoguerra, si diffuse in città il contrabbando. Tra i vari contrabbandieri, vi era anche una certa Linda Cimetta, che comprava sigarette per poi rivenderle al mercato nero. D’un tratto sparì. Le autorità archiviarono il caso come omicidio.
Qualche mese dopo venne recuperato un baule di legno proprio nell’acqua adiacente al Casin, che conteneva i resti del corpo della ragazza. Pare, che nessun veneziano da allora si è più tuffato nei pressi del Casin degli Spiriti.
secondo luogo
Palazzo Dario (Cà Dario)
Questo palazzo veneziano, al contrario del precedente, si trova proprio in centro, tra Santa Croce e San Polo, non lontano da dove ho alloggiato durante il mio soggiorno di qualche settimana fa. Si trova infatti vicino a musei importantissimi come la Galleria dell’Accademia e la Collezione Peggy Guggenheim, non lontani da Punta della Dogana. Vicino sorgono anche le altrettanto famose Ca’ Rezzonico e Ca’ Foscari ma quella che si porta appresso una strana maledizione che l’ha resa tristemente famosa è proprio lei, Ca’ Dario. Sembra infatti, che andando indietro nel tempo, ci sia un sinistro ripetersi di avvenimenti tragici, che lega assieme molti di quelli che sono stati suoi proprietari.
LA STORIA dal 1479
Alla morte di Giovanni Dario, proprietario, la Casa passò alla figlia e al marito, che da lì a poco subirono un tracollo finanziario. Più tardi lui venne accoltellato e la donna si suicidò, mentre uno dei tre figli venne trovato morto.
La proprietà fu poi acquistata da un commerciante di pietre preziose che, prima fallì miseramente e subito dopo addirittura morì.
Fu il turno di Radon Brown, studioso inglese che morì misteriosamente, dopo aver acquistato il palazzo.
INCIDENTI E MALATTIE
Toccò poi all’americano Charles Briggs, che acquistò Ca’ Dario per poter fuggire in Italia dagli Stati Uniti insieme al suo amante. L’omosessualità infatti, in America era un reato. Giunto a Venezia, inspiegabilmente si suicidò.
Lo scrittore Henri de Régnier, nel periodo che fu ospite a Ca’ Dario tra il 1899 e il 1901, fu colpito da una terribile malattia e qui morì.
Fu il turno del Conte Filippo Giordano delle Lanze. Proprio al suo interno, fu assassinato dalla sua amante. Fabrizio Ferrari, acquistata Ca’ Dario, rimase vittima di un tracollo economico, mentre la sorella perse la vita in un incidente d’auto.
Raul Gardini, imprenditore italiano, fu coinvolto in numerosi scandali finanziari tra cui l’inchiesta di Mani Pulite e morì suicida.
Gli attuali proprietari, pare che siano americani, hanno preferito restare anonimi. Non si sa quindi neanche se siano stati colpiti dalla maledizione.
terzo luogo
L’isola di Poveglia
Ho deciso di lasciare questo luogo per ultimo, perché per quanto riguarda gli altri luoghi si può parlare di misteri, leggende, coincidenze e avvenimenti non pericolosi per noi turisti e visitatori, mentre così non si può dire di Poveglia, che è stata definita dalle squadre di ghost hunter venute negli anni da ogni angolo del globo a studiarla, come l’isola più infestata e pericolosa del mondo.
Storie macabre e inquietanti aleggiano in questo luogo completamente disabitato e su cui è assolutamente vietato andare, situato nella laguna a sud di Venezia. Pensate che diverse volte, nel corso degli anni, alcuni appassionati del brivido che si sono fatti portare sull’isola da dei taxi acquatici, sono addirittura stati tratti in salvo dai vigili del Fuoco e dalle Forze dell’Ordine, dopo essere rimasti shoccati e terrorizzati da avvenimenti successi durante l’illegale perlustrazione.
IL LAZZARETTO
Nel 1700 iniziò la storia macabra e terribile di Poveglia, quando divenne il lazzaretto di Venezia, dove furono confinati i malati di peste che, una volta deceduti, venivano addirittura bruciati e sepolti sull’isola stessa. Fu in quel periodo che cominciarono a fiorire diverse storie inquietanti sui fantasmi delle persone morte per colpa di questa terribile epidemia.
Tra il 1920 e il 1950 circa, proprio Poveglia, fu anche la sede di un edificio che non si è mai saputo realmente cosa fosse e chi ospitasse, ma la cosa peggiore è che non si sa neanche di preciso cosa succedesse al suo interno. Alcuni sostengono fosse un centro anziani, altri addirittura un manicomio quasi segreto, ma di certo c’è solo un’insegna che è ancora presente all’interno dell’edificio sull’isola e che riporta la scritta “reparto psichiatrico”.
LA PRATICA DELLE TORTURE
Purtroppo però, la cosa più inquietante, è che all’interno di questo ospedale. vennero praticate torture indicibili ed esperimenti brutali sui pazienti ricoverati, tanto che sembra proprio che oltre alla peste, sia questo il motivo di tanta pericolosità dell’isola. Un responsabile di queste torture, dopo essere stato ripetutamente tormentato dagli spiriti dei pazienti morti, si tolse la vita gettandosi da un campanile, ma un’infermiera testimone dichiarò che non morì nell’impatto con il terreno, ma venne soffocato da una nebbia apparsa appositamente per ucciderlo prima di scomparire nel nulla da dove era apparsa.
Dagli inizi degli anni 70, proprio per la sua pericolosità, l’isola è stata chiusa e ne è stato vietato l’ingresso a chiunque. Capita purtroppo, che come vi dicevo prima, qualcuno si faccia lasciare sull’isola da qualche taxi privato, per poi dover essere soccorso ed evacuato dai servizi di emergenza. Chi è stato autorizzato ad entrare per studiare quello che avviene all’interno, ha raccolto numerosissime esperienze di anime che vagano per i corridoi, voci che si sentono nettamente, strane forze misteriose e molte altre cose che non ci è dato sapere.
Questi sono solo alcune delle storie, degli avvenimenti e dei misteri legati a persone o a edifici che si possono trovare girovagando tra le calli della città. Non lasciatevi però influenzare troppo, perché nel bene o nel male, tutte le città antiche come possono definirsi quelle del nostro bel paese, così come quelle del resto dell’Europa ma non solo, nascondono storie tragiche, avvenimenti misteriosi e luoghi spettrali. Venezia è unica al mondo.
Nel ringraziarvi per aver voluto leggere una parte dei miei pensieri e delle curiosità che scopro man mano che viaggio, vi ricordo che sono a disposizione per curiosità, domande e richieste di informazioni, ma anche, se vi può interessare, per organizzare viaggi su misura per voi, nei luoghi che preferite. In più, se non ve la sentiste di affrontare certi viaggi in solitaria, sono anche a disposizione per accompagnarvi. Per qualsiasi cosa comunque, scrivetemi o chiamatemi, utilizzando i dati che trovate nell’apposita sezione e sarò lieto di aiutarvi.
A Presto.